Carissimi Dario e Monica,
la notizia dell’improvvisa scomparsa della mamma ci ha lasciati sgomenti e profondamente addolorati.
Sono passati pochi giorni da quando lei era qui con noi alla cerimonia in occasione dell’80° Anniversario dell’incendio di Barcis, quando con la consueta forza d’animo e malcelata commozione ha scoperto la targa commemorativa e poi assieme ad altri nostri anziani ha raccontato a tutti i presenti i suoi ancor vividi ricordi dei fatti accaduti.
Racconti di vita e pezzi di storia… Come lo è stata lei.
Una donna attiva ed operosa, nel suo mestiere di parrucchiera prima e poi dietro il bancone del mitico Bar Sport, sempre a stretto contatto con la gente di Barcis.
E così è stata anche nel mantenere in vita le tradizioni del paese, la sua storia e la sua cultura, come socio fondatore della Pro Barcis.
Una delle figure in prima linea nel rivalutare il costume tipico con le danze locali, sempre presente ai numerosi eventi che negli anni si sono succeduti, appassionata alle poesie del Poeta Malattia e alla fisarmonica del Maestro Fassetta, per non parlare della sua partecipazione, assieme alle altre componenti dell’Associazione “Le Vincee”, alla Festa di San Giovanni, in onore del nostro Patrono, a cui lei era molto devota.
Impossibile dimenticare i molti momenti passati insieme a preparare la Festa, la precisione e l’eleganza con cui predisponeva i preparativi, dalla meticolosa composizione dei mazzi fioriti ai fiocchi dei nastri, alle tonalità dei sacchetti e quando ad un certo punto del pomeriggio la stanchezza accumulata si faceva sentire, allora si prendeva dieci minuti di pausa per il suo toccasana, una camomilla ristoratrice. Non abbiamo mai carpito il segreto benefico di quest’erba coltivata nel suo orto, sta di fatto che poi riprendeva il lavoro con piglio deciso senza mai fermarsi e a fine serata, immancabilmente da dietro le quinte compariva il nocino, che lei ogni anno distillava con le proprie mani per l’occasione e a Romeo il compito di stappare la bottiglia.
Infine ci salutava, per concludere il rito con la passeggiata a piedi nudi sull’erba del prato di fronte casa sua, “a cjapà la rosada benedeta de San Suan” (a raccogliere la rugiada benedetta di San Giovanni).
E noi siamo certi che ora lei cammini lieta su prati benedetti.
Sempre nei nostri cuori,
gli amici della Pro Barcis, con Le Vincee.